Thu. Mar 30th, 2023
Verona, scontro centrodestra: Tosi pubblica le conclusioni della Corte dei Conti contro un consigliere di Fdi

In casa Verona di centrodestra, che ha perso sonoramente le elezioni comunali di giugno, continuano a battersi a colpi di botte. Flavio Tossi, che è stato sindaco per dieci anni e che ha aderito a Forza Italia, dopo aver fondato un proprio movimento quando fu espulso dalla Lega nel 2015, attaccherà Daniele Polatovice capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, che alle elezioni del 2020 raccolse preferenze in gran quantità, risultando il primo degli eletti del Giorgia Melone. Tosi ha rilasciato un comunicato denunciando il fatto che il Corte dei Conti Nel mirino la società di trasporto via cavo Malcesine-Montebaldo per il rimborso di spese indebite pagate, tra gli altri, al presidente Polato.

“La Corte dei Conti chiede al direttore e ad altri due funzionari di restituire di più all’ente 12 mila euro indebiti rimborsi all’ex Presidente Polato e ai membri del Consiglio di Amministrazione 2015-17 – scrive Tosi – Non dimentichiamo i centomila euro di consulenza per ATF dell’avvocato Federico Sboarina quando era sindaco di Verona, con i presidenti dell’ente prima Polato, anche lui consigliere della Sboarina, poi Pier Giorgio Schena, chiamato a sua volta di Sboarina come consulente della Fondazione Arena”. L’inimicizia politica di Tosi E Sborin è molto noto, al punto che la sconfitta del secondo fu dovuta anche all’assenza al ballottaggio di Tosi, che fu il terzo tra i candidati sindaco Così aveva impedito alla Sboarina di salire Damiano Tommasol’ex candidato calciatore di centrosinistra.

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Stavolta però Tosi se la prende con Polato svelando come la Corte dei Conti abbia notificato un mandato di comparizione Enrico Bonidirettore della Funivia Malcesine-Monte Baldo, a Marco Gallettiresponsabile del dipartimento amministrativo, ecc. Claudio Brighentidipendente dello stesso ufficio. È stata la Guardia di Finanza a trasmettere la notizia di un possibile danno fiscale nel 2019. La Procura di Verona aveva aperto un’inchiesta, poi archiviata, ma il caso ha assunto rilevanza contabile per via dei rimborsi spese corrisposti al presidente Polato e due consiglieri, Paolo Formaggioni e Carlo Sartori. “Le richieste di rimborso spesso mancavano di motivazione e documenti giustificativi. – scrive il Sostituto Procuratore Generale della Corte dei Conti di Venezia – Tutti i rimborsi chilometrici erano avvenuti sulla base delle tariffe ACI, senza tener conto di quanto previsto dal nuovo regolamento della società Malcesine-Montebaldo che prevedeva, quale parametro, un quinto del costo della benzina senza piombo”. Risultato? “Le spese irregolarmente rimborsate sono state quantificate complessivamente dalla Finanza € 20.240di cui 15.821 euro percepiti dalla Polato, 3.362 euro versati alla Formaggioni e 1.057 euro versati alla Sartori”. Le note spese relative alla Polato erano “prive di documenti giustificativi e mai firmate dall’interessato”. una cifra complessiva inferiore: € 12.366.

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Polato ha replicato a Tosi: “Da lui, proprio perché vicepresidente della commissione trasporti, vorrei sentire un plauso per una società che, da quando ero presidente e fino alla guida di Pier Giorgio Schena, ha fatto utili per più 2 milioni netti. Invece, lo scredita per scopi politici”. Il parlamentare di Forza Italia rievoca poi la storia delle consulenze pagate al sindaco Sboarina. “Funivie, pur essendo un ente titolare di una concessione pubblica, non ha mai voluto rendere pubblici gli atti a giustificazione del parere della Sboarina, se non che qualche mese fa è stata costretta, dopo due condanne del Tar e del Consiglio di Stato, a fornire gli atti all’assessore provinciale Zeno Falzi, che ne aveva fatto richiesta in qualità di rappresentante di uno degli organi di controllo».

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