Un processo scomodo turba la coscienza collettiva di a Provincia * ANTIBES FRANCIA chi pensava di essere immune infiltrazione criminale, tanto più stampo mafioso. È il dibattito “Perfido” che prende il nome dall’operazione dei Carabinieri del Ros che a ottobre 2020 ha portato all’arresto di 19 persone e il successivo commissario del Comune di Lona-Lases, in Trentino. Ci sono tra gli imputati Giuseppe Battagliaex consigliere, la moglie e il fratello Pier Battagliaappaltatore di porfido considerato al vertice dell’organizzazione, che aveva il compito della gestione economico-finanziaria delle imprese del porfido, nonché Giuseppe Mario Naniaconsiderato dall’accusa come una delle forze armate locali trentine legate alla Cosca dei Serraino.
Qualche settimana fa, nuove denunce da parte del delega spianato la strada alle richieste di procedura abbreviata. Si è così giunti all’ultima udienza nel corso della quale otto imputati hanno chiesto di accedere al procedimento in subordine che determina una riduzione di pena di un terzo. A pochi minuti dall’inizio, alcuni avvocati difensori hanno chiesto di proseguire a porte chiuse, “per garantire la serenità degli imputati” e valutando possibili manifestazioni che potrebbero “turbare il regolare svolgimento del processo”.
Le parole si riferivano a posizioni assunte dal Coordinamento Lavoratori Porfido che è comparso nel processo per proteggere tre lavoratori cinesi. “La Procura della Repubblica, con il nuovo contenzioso, ha riaperto la possibilità per gli imputati di scegliere il rito abbreviato, scelta sostenuta in più occasioni dallo stesso presidente in fase dibattimentale” aveva dichiarato il Coordinamento in conferenza stampa, facendo riferimento a “anomalie”. di procedura. Un tentativo di copertina con il silenzio un dibattito che ha portato alla luce le infiltrazioni di ‘ndrangheta in Trentino. “Forse perché potrebbe mettere in imbarazzo la gente vista la politica e l’economia del Trentino? O forse perché potrebbe portare all’attenzione dei cittadini gravi sottovalutazioni o addirittura inconfessabili connivenze da parte di alti funzionari delle istituzioni? O forse, ancora una volta, perché potrebbe emergere la rete di interessi tessuta negli anni da alcuni degli imputati con importanti settori dell’economia trentina? “.
Mi è stata opposta la richiesta di un processo senza udienza procuratori Davide Ogni proprietà e Maria Colpa“Non c’è motivo di procedere a porte chiuse in questa fase”, hanno detto. Presidente Carlo Busat per il momento ha deciso con ordinanza di non escludere il pubblico: “Non ci sono le condizioni per procedere a porte chiuse, anzi c’è interesse alla pubblicità e alla massima trasparenza per dimostrare la chiarezza nel percorso intrapreso”. Nei giorni scorsi è stata posta un’interrogazione in merito dalla deputata pentastellata Stefania Ascari al ministro della Giustizia Carlo Nordio che aveva raccolto la denuncia del Coordinamento Lavoratori Porfido e le osservazioni dell’avvocato delle parti civili Bonifacio Giudiceandrea in merito alla procedura abbreviata.
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