
Scontri e oltre 50 arresti in Moldavia, denuncia di Chisinau: “Membri di una rete controllata da Mosca sono stati ammanettati”
UN dieta russa abilitare gruppi antigovernativi e destabilizzare il piccolo Repubblica di Moldaviatrasformandolo così in un nuovo campo di battaglia tra il Russia E ovest. L’accusa arriva direttamente dalle forze di sicurezza moldave che oggi hanno arrestato membri di a rete “orchestrata da Mosca” prima un protesta antigovernativa. Dopo le perquisizioni di ieri sera, 25 uomini sono stati interrogati e sette di loro sono stati arrestati, ha detto il capo della polizia ai media, Viorel Cernauteanu. Durante la giornata, però, più di 50 persone si sono ritrovate ammanettate.
Secondo la ricostruzione fatta dal capo delle forze dell’ordine, un loro agente è riuscito ad infiltrarsi nel gruppo guidato da un russo-moldavo registrando anche 10 ore di video e audio. “La gente veniva dalla Russia con a formazione molto specifica“, ha aggiunto il responsabile preventivamente allertato “sull’organizzazione dal servizi speciali Russi da azioni destabilizzanti sul nostro territorio attraverso manifestazioni”.
Non si sa se i due episodi siano collegati, ma oggi le forze dell’ordine di Chisinau hanno soppresso un’altra giornata di proteste nel Paese organizzate dal gruppo movimento per il popolosostenuto dal partito filo-russo corto, la polizia ha arrestato 54 persone, di cui 21 minorenni. I manifestanti chiedono al governo di coprire completamente i costi della bolletta energetica inverno e “non coinvolgere il Paese in una guerra”. Inoltre, hanno ripetutamente invitato il presidente Maya Sandù dimettersi.
Le proteste di domenica si sono rapidamente trasformate in scontri tra i partecipanti e le forze di polizia nel centro della capitale moldava, con tafferugli che sarebbero scoppiati dopo che la polizia sigillato la piazza principale della città impedendo ai manifestanti di accedervi. I manifestanti hanno inizialmente bloccato il traffico sul viale principale di Chisinau e hanno marciato verso la piazza del paese grande assemblea Nazionale. La polizia ha invece bloccato il loro accesso. I manifestanti hanno quindi tentato di tornare all’ufficio presidenziale e agli edifici del parlamento.
Il partito dell’oligarca filo-russo fuggitivo Ilhan Shor si è nuovamente mobilitato nelle ultime settimane contro il governo europeista, in un contesto di crescenti tensioni tra Mosca e Chisinau. Ha organizzato diverse manifestazioni di cui è sospettato di aver pagato i partecipanti. venerdì il casa Bianca ha accusato la Russia di tentare di destabilizzare il paese di 2,6 milioni di persone al confine con l’Ucraina nel tentativo di insediare un governo filo-russo. D’altra parte, tra la piccola repubblica e il paese di Volodymyr Zelenskij sali lassù Transnistriala repubblica indipendente strettamente legata a Mosca e nella quale sono ancora presenti le armi dell’era sovietica.
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