Thu. Mar 30th, 2023
Gran Bretagna, governo e sindacati sanitari raggiungono un accordo salariale dopo mesi di scioperi

Nel settore sanitario vanno avanti da mesi scioperi: con operazioni annullate e visite mancate. Un durissimo confronto tra sindacati e governo in cui sembrava non si potesse trovare un accordo. L’esecutivo conservatore ha raggiunto oggi un accordo con i sindacati sanitari in Inghilterra che rappresentano diverse categorie, tra cui infermieri e paramedici, dopo aver presentato un nuova offerta di stipendio. Si attende ora che il voto dei membri del unione per porre fine alla lunga disputa in corso all’interno del SSN, il servizio sanitario pubblico. L’offerta, come ha sottolineato il ministro della Salute Stephen Barclay, include un aumento di stipendio del 5%. da aprile e un pagamento una tantum di almeno £ 1.655 per integrare lo stipendio dell’anno precedente.

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L’offerta del governo di Rishi Sunak è stata possibile mettendola sul tavolo 2,5 miliardi di sterline in più per l’aumento salariale chiesto forte e chiaro dal personale sanitario per adeguarsi all’alto costo della vita. Per questo negli ultimi mesi hanno condotto una campagna di protesta con numerosi scioperi capaci di paralizzare un SSN già alle prese con problemi strutturali cronici e liste di attesa sempre più lunghe. Quasi tutti i sindacati coinvolti nelle lunghe e difficili trattative – compresi i tre maggiori del settore, Royal College of Nursing (RCN), Unison e Gmb – hanno raccomandato ai propri membri di votare a favore dell’accordo. Tra le categorie rappresentate, oltre a infermieri e paramedici, ci sono fisioterapisti, ostetriche e governanti. Sono esclusi i medici con diverso contratto.

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Presentando l’offerta, il Ministro ha affermato che si tratta di un “equo aumento salariale” capace anche di proteggere l’economia dal rischio di una spirale inflazionistica. L’operazione, oltre a segnare un approccio completamente diverso da parte del governo alla resa dei conti degli ultimi mesi, è stata possibile anche dopo le stime positive di rialzo dei prezzi annunciate ieri dal cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt con la manovra finanziaria di primavera. L’inflazione nel Regno Unito dovrebbe scendere dall’attuale 10,7% al 2,9% entro la fine dell’anno.
Soddisfazione per l’accordo è stata espressa da Pat Cullen, combattivo leader del Royal College of Nursing, il sindacato degli infermieri di riferimento: “Gli iscritti hanno preso la decisione più difficile di scioperare e credo che oggi siano stati rimborsati”. La campagna di protesta dei sindacati è stata quindi sospesa in attesa dell’espressione degli iscritti.

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Nei giorni scorsi, però, era iniziato uno sciopero di tre giorni dei cosiddetti giovane medico dall’Inghilterra: giovani medici già qualificati che esercitano mentre perseguono l’istruzione superiore per stipendi medi modesti negli ospedali del Servizio Sanitario Nazionale (NHS). Uno dei più grandi disordini del personale medico nella storia della salute britannica, lanciato per chiedere un aumento di stipendio del 35%.

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