Figli di coppie omosessuali, la Procura di Milano ha contestato 4 iscrizioni.  Stanza: "Arrampicata".  Il Partito Democratico si unirà alla manifestazione

Figli di coppie omosessuali, la Procura di Milano ha contestato 4 iscrizioni. Stanza: “Arrampicata”. Il Partito Democratico si unirà alla manifestazione

La Procura della Repubblica di Milano, dopo la sentenza di cassazione del 30 dicembre, ha impugnato quattro atti il ​​20 febbraio. Il tribunale di Milano, che ha emesso la sentenza e che in passato ha disposto le registrazioni, discuterà i ricorsi il prossimo 4 maggio. “Ora quello che mi preoccupa è che, se fino a due giorni fa sembrava salvata la registrazione dei figli di due donne nate all’estero, il prefetto mi ha detto invece che la Procura ha impugnato quattro di questi casi – ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – Non incolpo nessuno perché ognuno fa la sua parte ma mi sembra un’escalation che va verso un ritorno al passato e per negare certi diritti – ha aggiunto – Non si tratta tanto di attaccare la Cassazione, che fa la sua parte, il problema è che la politica deve dire cosa pensa su una questione del genere”. È proprio la politica che viene evocata nella sentenza della Cassazione che a sua volta fa riferimento a una decisione sulla Consulta che parla chiaramente di un “vuoto” da colmare.

Ai giornalisti che glielo hanno chiesto se le registrazioni di alcune di queste coppie siano un modo per incoraggiare la maternità surrogata il sindaco ha risposto che “in pratica sfido tutti a vedere le nostre registrazioni perché incoraggiavano la maternità surrogata, non è così. Abbiamo consentito la registrazione di casi che non rientravano in questa prospettiva, quindi abbiamo affrontato problemi specifici e privati ​​di cittadini milanesi che manifestavano un’esigenza. Continuerò a lottare per questo”.

Intanto Milano prepara sabato 18 marzo un evento a pochi passi dalla sede della prefettura promosso da Cig Arcigay Milano, Famiglie Arcobaleno e I Sentinelli. Il Pd, citato da Sala nei giorni scorsi, “sostiene la manifestazione di sabato a Milano, contro questo durissimo attacco ai diritti dei ragazzi e delle ragazze, in particolare delle famiglie omoparentali. Questo deriva dalla scelta sbagliata di questa maggioranza – ha detto il segretario dem Elly Schlein parlando ai giornalisti in emiciclo – di tentare di seppellire un regolamento europeo che si occupa dei diritti transfrontalieri al riconoscimento della parentela e riguarda la tutela del diritto alla mobilità all’interno dell’UE, riguarda la reciprocità e la non discriminazione, e si allinea al caso diritto delle Corti europee e non intacca, invece, la giurisdizione nazionale, il diritto di famiglia, che comunque a mio avviso va modificato, ma non si sa perché questo diritto se la prende tanto con i bambini e ragazzine». E il Pd aderisce alla manifestazione milanese, spiega Schlein, «non solo per questo grave cedimento della commissione del Senato ma anche per le pressioni esercitate dal governo, attraverso la prefettura, per interrompere il riconoscimento delle stato civile dei figli e delle figlie di famiglie omoparentali. Ecco, il Pd sarà in questa piazza, anche con il segretario: non vogliamo più vedere discriminati i ragazzi e le ragazze che fanno parte di questa comunità”. “Abbiamo ricevuto un invito dagli organizzatori di questa mobilitazione – aggiunge – lui rispondendo alla domanda se su questo non ci fosse un accordo anche con le altre opposizioni – e io ho voluto rispondere positivamente poiché si tratta di lotte che ho sempre condotto e che ho voluto ribadire anche all’assemblea nazionale del domenica prima di vedere questo attacco diretto sia sulla questione Milano che nel voto al Senato”.

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