
F1, GP dell’Arabia Saudita: una svolta per la Ferrari? Tra rigori e addii, sale la tensione a Maranello
torna qui Formula 1la caccia ricomincia Max Verstappen e alla Red Bull a Gedda. Il secondo appuntamento di Mondiali 2023 è in programma nel circuito cittadino saudita sulle rive del Mar Rosso, che ha debuttato in calendario due anni fa. Fu allora la vittoria di mercedes e di lewis Hamilton: l’inglese ha saldato il conto classifica piloti proprio su Verstappen, la domenica prima del duello finale di Abu Dhabi che ha regalato all’olandese il primo titolo della sua carriera. Nel 2022, nel secondo round del Motomondiale, il duello di inizio stagione tra Ferrari e Red Bull ha visto prevalere la squadra di Milton Keynes, con la vittoria di Verstappen sfiorata di poco Carlo Leclerc.
Gedda, dai diritti umani all’attacco missilistico: tante polemiche
Jeddah GP, però, significa pensare ai tanti controverso arrivato per l’organizzazione del GP. Prima di tutto Amnesty International E Human Rights Watch, che hanno attaccato la F1 in diverse occasioni. Secondo le Ong, infatti, l’intenzione del Paese saudita era quella di organizzare la gara e altri eventi sportivi per distrarre le persone gravi violazioni del diritti umani. Anche l’anno scorso, quindi è saltato sulle notizie l’attacco missilistico – durante le FP2 di venerdì – presso un deposito aramco a pochi chilometri dal circuito, nel bel mezzo di una guerra tra Iran e l’Arabia Saudita per il controllo di Yemen. Un gesto troppo grave e che ha lasciato in apprensione tutti i piloti, che hanno poi discusso con i vertici della F1 fino alle 2:30 ora locale (00:30 ora italiana) se continuare o meno il weekend di gare. Alla fine si è deciso di farlo vai avantinonostante cinque piloti – il duo Mercedes, Hamilton e George Russell, poi Fernando Alonso, Pierre Gasly e Lance Stroll – abbiano espresso il desiderio di non abbiate fretta.
Ferrari, la svolta è fondamentale. Dieci posizioni di penalità per Leclerc
Dopo il deludente risultato di Sakhir – il ritiro di Leclerc per guasto alla centralina e il quarto posto di Carlo Sainz, scavalcato nel finale dal suo “idolo” Alonso – Gli amanti della Ferrari devono affrontare un’altra brutta notizia. La notizia di giovedì è che il monegasco partirà domenica con una penalizzazione di 10 posizioni in griglia per aver sostituito la terza centralina della sua SF-23 (rispetto alle due consentite dal Regolamento FIA). Certamente non è il modo migliore per farlo creare l’atmosfera in casa Ferrari, che vive un clima interno, a Maranello, fatto di alta tensione. L’addio del capo al concetto di veicolo, Davide Sanchezè solo l’ultimo di una lunga serie, come nuovo team principal Frédéric Vasseur fa diversi cambi: ora è a muro per le strategie di gara burrone Giainisti – In coordinamento con Matteo Togninalli (che si era guardato intorno in inverno) – invece del tanto criticato Inaki Rueda. Anche, pure Gionata Giacobazzi — da qualcuno indicato anche come possibile sostituto di Mattia Binotto — e Gino Rosa, in Ferrari dal 1991 (con qualche parentesi), ha detto addio. Anche il manager è scappato Laurent Mekies pensava di andarsene.
Circuito di Jeddah, come va
Lungo 6,174 km è composto da 27 curve, il circuito di Jeddah è il più veloce tra i cittadini del Motomondiale. Là velocità media e di 250 chilometri all’ora, subito dietro a quello di Monza. Il layout garantisce diversi curve veloci ad altre più lente, come la chicane alla curva 1 e il grande tornante alla 27. Quest’anno gli organizzatori hanno spostato il muri alle curve 8, 10, 14 e 20 per migliorare il visibilità, aggiungendo linee “rumorose”, come quelle in autostrada che ti avvisano quando stai andando fuori rotta. La frenata più violenta, secondo i dati diffusi dai tecnici bergamaschi Brembo — fornitore di impianti frenanti per monoposto di F1 — sono i già citati 1 e 27. Nel primo si passa da 312 a 103 km/h per 4,9 decelerazioni in forza G in uno spazio di 115 metri. Per la seconda da 319 a 113 km/h in 123 metri, sempre grazie a 4,9 G-force. sollecitazioni laterali sono tipiche a Jeddah, una pista completamente diversa da quella della partenza di Sakhir, in Bahrain, fatta di trazione e frenate improvvise. Le gomme scelte da Pirellicome set intermedio, sono C2 bianco, C3 giallo e C4 rosso.
Classifiche
Max Verstappen 25
Sergio Perez 18
Fernando Alonso15
Carlo Sainz 12
Lewis Hamilton 10
Spear Walk 8
Giorgio Russell 6
Valtteri Bottas 4
Pierre Gasly 2
Alessandro Albon 1
Yuki Tsunoda 0
Sergente Logan 0
Kevin Magnussen 0
Nyck de Vries 0
Nico Hulkenberg 0
GuanyuZhou 0
Lando Norris 0
Esteban Ocon 0
Carlo Leclerc 0
Oscar Piastri 0
Classifica dei costruttori
Red Bull 43
Aston Martin 23
Mercedes 16
Ferrari 12
AlfaRomeo 4
alpino 2
William 1
McLaren 0
Haas 0
Alfa Tauri 0