“Da Berlusconi a Dell’Utri un vitalizio di trentamila euro al mese. E l’ex premier ha pagato anche le spese legali dell’ex senatore”

Da maggio 2021 Marcello Dell’Utri percepisce una pensione di trentamila euro al mese. No, non da allora Senatochi al co-fondatore di Forza Italia regolare controllo di recupero per le ultime quattro legislature al servizio del Paese. IL pensione integrativa viene accreditato sul conto di Dell’Utri da un amico di una vita: Silvio Berlusconi. E anche l’ex premier spese processuali pagate difficoltà che l’ex senatore ha dovuto affrontare. Lo dice il giornalista Lirio Abbate SU Repubblicaspiegando come io rapporti economici tra l’uomo di Arcore e il suo storico braccio destro sono al centro dell’esame del Procura di Firenze. I magistrati che indagano sulle stragi del 1993 analizzano il “record finanziarinelle aziende che hanno dato vita a Fininvest.
Il giornale riporta ampi estratti dai più 500 pagine di uno nuova relazione tecnica che esamina tutte le operazioni, considerate “innaturale“, che sono all’origine della fortuna di Berlusconi. Si tratta di vicende che sono già state ricondotte alla prima consultazione effettuata dalla Procura di Palermo nell’ambito del processo di primo grado a carico di Dell’Utri. L’ex senatore, come sappiamo, ha scontato una condanna definitiva a sette anni di reclusione per concorso esterno. È considerato il mediatore di un accordo tra Berlusconi e la mafia, che minacciava e reclamava il pagamento della protezione all’uomo di Arcore. Fuori dal processo, però, restava tutta la storia delle origini dell’impero Berlusconiper cui a Palermo era indagato raccolta differenziata poi archiviato. Ora la Procura di Firenze sta valutando anche nuovi documenti acquisiti nel gennaio dello scorso anno. E analizzare i pagamenti in corso, per decine di milioni di euroarrivato a Dell’Utri.
In una nota di Direzione Investigazioni Antimafia si legge che tale continuità di pagamenti è “sicuramente legata ad un avviso di ricevimento come moralel’estinzione di un debito non scritto, la riconoscenza, per l’ultimo periodo”, dovuta a Dell’Utri “per aver pagato a prezzo associato alla carcerazione, senza compiacersi dell’intervento di terzi”. Nei registri della relazione, ci sono alcune intercettazioni di Miranda Rattimoglie dell’ex senatore che, come scrive la Dia, “si ritiene detentrice e proprietaria del reale diritti economici nei confronti di Berlusconi», e tiene a precisare « che il il debito nei loro confronti è ancora aperto“. “E’ una questione di principio, l’obiettivo va perseguito fino in fondo, non mi arrendo», è una frase della donna, che aggiunge che alla base c’è «la nostra storia». Per la Dia c’è “la consapevolezza che tutte le loro richieste, sostenute da Berlusconi, si basano su una sorta di compenso per quanto hanno sofferto nel tempo a causa suaaverlo, probabilmente, coperto“. Secondo gli analisti della Dia di Firenze: “Da questo punto di vista, il ricatto“. A tal proposito, una conferma tra Ratti e Simonetta Fossombroni, moglie di Denis Verdin: Dia scrive che la moglie di Dell’Utri si lamenta che Berlusconi paga tutti quando ancora non l’ha fatto pagato i loro avvocati. “E, ma se non lo ricattiamo, figlia mia…” disse Simonetta Fossombroni. “Questo è l’obiettivo”, risponde Miranda Ratti.
Aggiunte nuove carte acquisite dai pubblici ministeri Luca Tescaroli E Luca turco risulta poi che le spese legali del processo Dell’Utri furono sostenute da Berlusconi. “La difesa dell’ex senatore deve essere attenta e puntuale perché è anche la difesa di Forza Italia e di Silvio Berlusconi e quindi deve farsene carico. Non partecipare nemmeno alle spese, ma solo assumerle tutte”, scrivono gli inquirenti. Il servizio contiene una conversazione tra lo stesso Dell’Utri e Alfredo Messina, tesoriere di Forza Italia. Secondo gli analisti della Dia, la discussione mostra come “le richieste di Dell’Utri abbiano anche la funzione, dietro le quinte, di ricordare, ad esempio, che pagare i propri difensori è pagare anche la difesa di Berlusconi e Forza Italia, come a voler dire che al contrario, potrebbe esserci pericoli per l’ex premier“. I commenti dell’ex senatore e della moglie, secondo la Dia, “fanno pensare che alla base vi sia di fatto una sorta di tacito ricatto, ma ben noto a tutti, e adatto alla persistenza dei doni”. D’altronde, continuano gli inquirenti, Dell’Utri ricorda in più occasioni, quando parla dei suoi legali, che “questa difesa non è solo miainfatti sai cosa c’è dietro”.
In una lettera a Repubblicapubblicato dal giornale Marina Berlusconi scrive però che “ogni centesimo del nostro gruppo è stato creato dal talento, dal coraggio e dal lavoro instancabile di un grande imprenditore e dall’impegno di tutte le persone che con lui e dopo di lui hanno costruito il gruppo Fininvest. Lo dicono la nostra storia e il nostro presente, ma anche tutte le indagini che vanno avanti da decenni scavare nei conti di Fininvest alla ricerca di collegamenti calunniosi e assurdi. Indagini che alla fine hanno portato all’unico risultato possibile: mai una lira o un euro sono entrati dall’esterno nei conti della Fininvest”.