Crac Svb, perché le start-up non hanno diversificato i propri depositi?  C'era un "legame di esclusività" tra la banca ei debitori

Crac Svb, perché le start-up non hanno diversificato i propri depositi? C’era un “legame di esclusività” tra la banca ei debitori

Perché le startup tecnologiche che sono clienti di Banca della Silicon Valleyche è fallito durante il fine settimana nel secondo più grande incidente nella storia americana dal 2008, aveva concentrato tutti i suoi depositi in un istituto? La domanda sorge spontanea visto che non se ne parla piccoli correntisti con scarsa formazione finanziaria, ma da aziende che oltre il 90% avevano lasciato sul conto molti più soldi 250 mila dollari che sono la soglia normalmente assicurato dal Fondo Fiduciario Federale Fdic. Una prima risposta è arrivata dal venture capitalist Marc Sustersocio di Aziende inizialiuno Techcrunch spiegato come ci siano accordi di fatto di esclusività depositi: Svb ha chiesto ai clienti che avevano anche linee di credito aperte Presa tutti i tuoi fondi sul conto aperto presso l’istituto. Di che proporzione stiamo parlando? Per avere un’idea, secondo Suster, “circa la metà” delle startup finanziate da Upfront Ventures ha “un rapporto con Svb” e solo la “metà” ha un deposito alternativo. E la Silicon Valley Bank aveva rapporti con più della metà delle società sostenute da venture capital negli Stati Uniti.

Allo stato, comunque, il rischio che le imprese interessate non riescano a pagare il stipendi e hanno bisogno di licenziare i lavoratori, suddivisi per Washington Post nelle scorse ore sembra sventato: il Tesoro, la Fed e la Federal Deposit Insurance Corporation hanno annunciato che i correntisti avranno accesso a “tutti i loro fondi da lunedì 13 marzo La garanzia sui conti è stata infatti estesa all’intero ammontare dei depositi. Saranno invece i bambini a perdere tutto azionistiper i quali non c’è protezione. Là casa Bianca e il tesoro ha escluso ogni ipotesi di salvataggi con fondi pubblici. Del resto un “salvare“Lo stile del 2008 per il settore tecnologico sembra poco pratico in un momento in cui gran parte del Congresso, che chiede un vicino alla grande tecnologia.

Quel che è certo è che lo schianto chiama in causa regolatoriche – notano diversi analisti – se ne stava a guardare mentre la banca accumulava aenorme mostra ai tassi di interesse a lungo termine acquistando titoli di stato che hanno perso valore a causa di Inasprimento monetario della Fed (il valore evolve nella direzione opposta del rendimento). Un grafico di JP Morgan mostra che nel quarto trimestre del 2022, la componente principale di capitale della banca, in parole povere il “nocciolo duro” delle sue attività, era vicino allo zero se corretto per il potenziali perdite sui buoni del tesoro non realizzati. Le domande sono sollevate anche dal fatto che mentre stava ricostruendo Fortunela SVB è da mesi senza chief risk officer proprio mentre l’aumento dei tassi ha rallentato gli interventi di venture capital riducendo il capitale a disposizione delle società tech. Laura Izurieta, che ricopriva la carica, si è dimesso nell’aprile 2022 e ha lasciato ufficialmente l’istituto in ottobre. Il suo successore, l’ex manager di Sumitomo mitsui Kim Olsonnon è stato nominato fino a gennaio 2023.

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