
Catania, dopo il no di Abramo, Cancelleri lancia la coalizione (fino a Lombardo) per il ritorno di Enzo Bianco. Il M5s lo smentisce
Lo scenario politico ai piedi dell’Etna è sempre più infuocato. Dopo il ritiro del candidato da M5 E pdora arriva lo slot grillino Giancarlo Cancellieri. L’ex viceministro alle Infrastrutture dei Cinquestelle, dopo aver accettato la bocciatura della sua candidatura alla guida del Catania – Conte ha confermato la regola dei due mandati – era al lavoro da giorni su una strada diversa dalla sua, per conoscere un’alleanza con Enzo Bianco (che potrebbe includere il suo vice sindacato). E proprio quando il fronte progressista cerca una nuova soluzione per le prossime sedi amministrative a Catania, Cancelleri ha rilasciato un’intervista a Corriere della Sera in cui chiede aiuto Bianco, definito da Cancelleri “il candidato perfetto per i progressisti”. Bianco, già sindaco di Catania nel 1993, per due legislature – negli anni della famosa primavera catanese – dopo essere stato ministro dell’Interno nel 99, è tornato alla guida della città etnea nel 2013. A 72 anni, un settimana fa l’ex sindaco ha annunciato di voler guidare nuovamente il Catania: ci sarebbe stato quinta volta. Certo non un novellino, eppure la sua candidatura è stata subito accolta da Cancelleri con un post in cui annunciava di aver “avviato un dialogo con l’ex sindaco”.
Lo ha scritto proprio mentre il M5s si sedeva al tavolo con il fronte progressista per inventarsi un nome comune. Un candidato trovato venerdì, quando è stata annunciata la fumata bianca Emiliano Abramopresidente della comunità di Sant’Egidio Etneo. Tre giorni dopo, però, tutto doveva essere rifatto: Abramo si ritirò per motivi personali, secondo le versioni ufficiali delle parti. Per questo è tornato a sedersi al tavolo il Fronte Progressista, formato da M5s, Pd, +Europa, Sinistra Italia, Europa Verde e Forum Civico Catania. In questo vuoto cade il ricorso della Cancelleri. Che prima sui social aveva chiesto il ritorno in campo di Abraham: ‘Devi rimetterti in gioco e contribuire a costruire un futuro autenticamente progressista per il Catania’. Poi, lo stesso giorno, parla al Corriere e rilancia la candidatura di Bianco. Una proposta che per Cancelleri non è rivolta solo ai progressisti ma anche “al centro” e apre alleanze anche con Raffaele Lombardo e con Totò Cuffaro: “Con Lombardo sono in dialogo da tempo. E per questo io” subito anche una fiondata all’interno del M5S. Oggi Lombardo è un uomo libero, un punto di riferimento a Catania”, ha detto l’ex sottosegretario in un’intervista indiscussa.
Mentre su Cuffaro ha aggiunto: “È un uomo che ha pagato i conti su un passato archiviato e risolto. Comunque, non è nemmeno interessato a una candidatura. Stiamo parlando dell’inserimento del suo partito nella coalizione”. Dichiarazioni dalle quali ha preso subito le distanze Nuccio Di Paola, coordinatore siciliano del M5s: “Continueremo a mantenere i valori in cui crediamo guardando alla politica del presente e del futuro e non a una politica che appartiene al passato”. Di Paola ha nettamente preso le distanze da questo Cancelleri a cui un tempo era molto legato e che ora parla “a titolo personale”: “Il M5s proseguirà il lavoro svolto in questi mesi per offrire un’alternativa ai cittadini catanesi”. Nel frattempo, tra senza uscita E svolta spettacolare degli eventifa strada Cateno De Luca. L’ex sindaco di Messina lancia la candidatura di un giovane avvocato di 31 anni alla guida della città etnea. È Gabriella Savoca, ex assistente parlamentare di Gianluigi Paragone: “La persona giusta per liberare Catania dai mastodontici della politica”, come la presenta De Luca. Che sottolinea: “Non cercheremo consiglieri comunali uscenti: il nostro sarà un vero rinnovamento”.