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Case verdi, l’OK europeo smaschera tutte le bufale di destra sull’efficienza energetica

Via libera del Parlamento europeo alla direttiva sull’efficienza energetica degli edifici.

Ieri era una vittoria schiaccianteal Parlamento Europeo, perché quello che è in Italia è diventato, grazie alle polemiche infondate scatenate da Salvini & compagni, la controversa direttiva “case serre”, che poi sarebbe semplicemente la EPBD, Direttiva sul rendimento energetico nell’edilizianormativa che si inserisce nel quadro più ampio del progetto europeo di transizione verde che da anni stenta a concretizzarsi.

La direttiva presentata dal relatore e collega del gruppo, Ciaran Cuffè stata approvata con 343 voti a favore e 216 contrari, ora la palla passerà al “trilogo”, vale a dire il negoziato con il Consiglio alla presenza della Commissione, che si svolgerà nei prossimi mesi e darà il testo definitivo. Testo che passerà poi ai vari parlamenti nazionali, compreso il nostro, per la trasposizione in legge.

Il voto di ieri prende il sopravvento nel nostro Paese un valore significativosia perché stabilisce che le campagne di disinformazione della nostra destra, in difesa dello status quo, a livello europeo concedono il tempo che trovano, sia perché, nonostante le resistenze del mondo fossile, con questa direttiva è possibile ridurre concretamente il richiesta di fonti fossili attraverso l’efficienza energetica.

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Colui che ha approvato la direttiva è stato una maggioranza trasversale, si va dalla sinistra (sinistra) ai popolari (PPE, in cui la delegazione italiana di Forza Italia ha votato contro il gruppo) ai socialisti (S&D) e ai Verdi europei. I liberali di Rinnovamento si sono astenuti, mentre ha votato contro l’estrema destra di ECR (dove siede Fratelli d’Italia) e ID (dove siede la Lega).

Ma ciò che è interessante in questo caso è le favole che un certo partito politico ha creato per incoraggiare i cittadini contro l’Unione Europea. Da quello per cui l’Europa vuole rubare la casa agli italiani, a quello dei beni a quello dei costi altissimi per i proprietari e gli inquilini, passando per la favola della svalutazione delle case. Insomma, una vera e propria raccolta di elementi immaginari che penetrano nella mente e nel cuore di tanti cittadini abituati a credere senza mai verificare la minima informazione, e ancor meno andando a leggere il testo di una direttiva. Ecco, se invece di credere alle bugie di chi mente di professione, avessimo la pazienza di verificare cosa contiene il testo della direttiva, vedremmo che, articolo per articolo, tutte le bufale raccontate in Italia non corrispondono ad alcun riferimento normativoche il presente testo non contiene, prevede o nasconde alcun obbligo a carico dei singoli e nessuno dei pericoli indicati dalla destra ed estrema destra italiana.

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La direttiva, infatti, persegue semplicemente un duplice obiettivo: ridurre le bollette energetiche e lottare contro la povertà energetica.

Alla domanda ricorrente “Chi pagherà per tutto questo?la direttiva risponde spiegando che sono disponibili diversi strumenti di finanziamento europei (articoli 9 e 15 della direttiva), come il Pnrr, dove un intero capitolo è dedicato alle ristrutturazioni, il fondo sociale per il clima ei fondi regionali.

Una delle fiabe che si è affermata in Italia è quella del più di 12 milioni di immobili a rischio perché in classe G. La cifra stimata dalla Commissione Europea è ben diversa, ed è compresa tra 3,1 e 3,7 milioni di merci interessate. Inoltre, il nuovo Classe G coprirà solo il 15% degli edifici con le peggiori prestazioni nel parco edilizio nazionale.

Sono inoltre fissati limiti di tempo diversi per diversi tipi di edifici, e un numero considerevole di edifici lo è gratuito. La posizione del Parlamento alleggerisce l’onere per i proprietari di immobili residenziali, che potrebbero beneficiare di più tempo per conformarsi alle nuove norme e prevede eccezioni, ad esempio nel caso in cui non ci sia abbastanza manodopera disponibile per eseguire i lavori di ristrutturazione.

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I monumenti non sono affatto soggetti alla direttiva EPBD e gli Stati membri possono esentare gli edifici storici dai requisiti di ristrutturazione (invito i non credenti o i credenti Salvini/Meloni a leggere l’articolo 16 della direttiva) edifici in fase di valutazione classificato come patrimonio o protetto nell’ambito di un ambiente classificato, nonché edifici tecnici, piccole abitazioni, case per vacanze o edifici meno utilizzati.

Infine, sull’ennesima truffa riguardante i cittadini che sarebbero costretti a spostare o vendere il proprio alloggio se non lo rinnovassero, ricordo che l’articolo 9 cita testualmente: “Spetta agli Stati membri attuare piani di ristrutturazione nazionali (compresi i piani di soccorso), che rifletteranno la situazione in quel particolare paese per garantire che gli obiettivi fissati siano realistici. Gli Stati membri devono garantire che siano disponibili protezioni sociali e sostegno finanziario adeguati, in particolare per i gruppi vulnerabili e le persone in condizioni di povertà energetica che potrebbero non avere i mezzi per ristrutturare il proprio edificio. Gli Stati membri possono avvalersi di esenzioni per particolari settori del loro parco immobiliare.

La realtà, come puoi vedere tu stesso, è molto lontana da merda che si dicono. Questa direttiva rappresenta semplicemente una buona occasione, in caso di sequestro, per valorizzare il nostro patrimonio immobiliare e risparmiare sui consumi.

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